Descrizione
Spesso la tipica chiesa di campagna può apparire come luogo ameno seppur vetusto, ma che certamente accompagna ancora oggi la vita della gente del suo territorio. La chiesa di campagna di Santa Cristina porta con se la storia millenaria di una antica Pieve con inaspettate prerogative giurisdizionali oltre che sacramentali: quella battesimale era la più caratterizzante. L’arcipresbitero si recava in cattedrale nel giorno del sabato Santo ed in quello della Pentecoste per il rinnovo dell’acqua lustrale. Santa Cristina ha resistito ai secoli nutrendo la fede e modulando le vicende umane, comprese quella delle anime delle parrocchie di San Paolo e di Sant’Andrea di Serravalle. La storia documenta tra l’altro oltre all’amplissimo territorio giurisdizionale, le tensioni tra la Pieve matrice e la parrocchia di Serravalle che, per gli esiti dei Patti di Fossombrone e per gli atti del successivo Concilio di Trento, porterà all’autonomia di quest’ultima. Le relazioni delle visite pastorali all’altra parrocchia filiale di San Paolo mostrano un’applicazione assai più lenta delle indicazioni tridentine. Nel libro seguono le prime notizie di tutte le chiese e cappelle sottoposte nel tempo alla soggezione pievana.
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