Descrizione
La storia di Michele Castaldo è una storia che rispecchia una realtà troppo frequente ormai, che per questo va conosciuta e compresa per potere prevenire questi terribili episodi contro il genere femminile. In queste pagine espongo quello che ho compreso della storia, dalla sua narrazione, non faccio alcun riferimento personale alla sua vittima in quanto non l’ho conosciuta e per tutelare la sua immagine e privacy, ma da queste pagine invio il messaggio alla sua famiglia che sono vicina al loro dolore.
Anna Maria Buono è Counselor penitenziaria, educatrice socio pedagogica e ipnologa e pranoterapeuta.
Da anni si occupa di volontariato in Italia, in Perù e in Libano. Con l’Associazione Papa Giovanni XXIII si interessa di programmi rieducativi per detenuti in carcere e in strutture alternative. A Rimini conosce nel 2017 Michele Castaldo e con lui instaura un rapporto di volontariato rieducativo. Il caso Castaldo focalizza una volta di più la discussione su quello che è un fenomeno sociale diffuso e che ogni giorno miete vittime: la violenza di genere e il femminicidio. L’intento di queste pagine è quello di conoscere l’origine di questo fenomeno, anche attraverso la testimonianza diretta di Michele Castaldo. Diventa perciò di vitale importanza mettere in guardia tutte le donne nel tenere comportamenti tolleranti e di giustificazione verso chi fa loro del male. Prevenire e denunciare devono essere le parole d’ordine.
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